L’origine del termine “satira” è davvero interessante. Esso, infatti, deriva dal latino satŭra, femm. dell’agg. satur pieno, sazio e secondo alcuni, connesso con satura lanx che era il vassoio pieno di offerte  per gli dei.

Ciò lascia intendere come nell’antichità, la satira fosse importante, quasi un’arte, che derivava e veniva consacrata agli dei.

satira

Inoltre, se osserviamo attentamente la struttura della parola notiamo come l’anagramma di satira sia risata, quasi che al suo interno abbia insita questa connotazione comica.

Essa coinvolge gli ambiti più importanti della vita dell’individuo e della società evidenziandole e mettendole in ridicolo: dalla politica alla religione, dal sacro al profano, attraversando tutte le tematiche anche le più delicate dell’esistenza.

Fin dal mondo greco essa è stata utilizzata principalmente in ambito politico affrontando temi di attualità e le vicende della polis, e successivamente della repubblica romana, e influenzava notevolmente l’opinione pubblica a ridosso delle elezioni.

La satira è sicuramente una tra le più alte forme di libertà di espressione e, come tale, uno stato, che intenda definirsi democratico, ha il dovere di sostenerla e tutelarla. In Italia la satira è un diritto garantito dagli articoli 21 e 33 della Costituzione.

I drammatici fatti accaduti a Parigi, più che mai hanno messo in luce come non sia così scontata questa libertà di espressione.

satira

In diverse occasioni, la satira è stata soggetta ad attacchi da quella parte del mondo politico, che ottuso, non comprende quanto questa forma artistica sia fondamentale per la sopravvivenza della democrazia.

Satira e politica sono intrecciate a filo doppio all’interno di un organismo democratico, ed entrambe concorrono alla tutela dei diritti civili e della libertà dell’individuo, e la politica dovrebbe prendere coscienza di ciò e intendere la satira come un’alleata piuttosto che come un nemico da combattere.

La satira, quindi, può essere un valido supporto per la politica a difesa della libertà?

 

Film consigliato: Il grande dittatore, anno 1940, regista Charlie Chaplin
Libro consigliato: G. Montemagno, Il babbio. Storia della stampa satirica a Palermo, Sellerio, 2013

Condividi su: