Noi tutti cerchiamo di sapere e descrivere chi siamo ma l’identità rappresenta un’ immagine in continua evoluzione ed è il frutto di un lavoro costante che si perpetua per l’intero arco della nostra esistenza; in questo processo di conoscenza gioca un ruolo fondamentale il rapporto con l’altro (amico, fratello, compagno di scuola, ecc.) che può suscitare paura e diffidenza, ma anche fiducia e apertura. Qui di seguito è raccontata la prima tappa del percorso di pratica filosofica effettuato con bambini di dieci anni.
La storia inizia molto ma molto tempo fa….
Delfi era una città dell’antica Grecia posta alle pendici del Monte Parnaso, da cui si poteva ammirare l’intera regione della Focide e scorgere il splendido mare Egeo. La città era molto importante perché si disputavano le Olimpiadi sportive e, prima ancora, quelle di musica e poesia; inoltre era considerata l’ombelico del mondo perché proprio qui, vicino al Tempio di Athena, al Ginnasio, allo Stadio e al Teatro, sorgeva l’importantissimo Tempio di Apollo, dio che fungeva da principale tramite fra Zeus, il capo di tutti gli dei greci, e gli uomini. All’entrata del Tempio, ben visibile a tutti gli uomini, c’era la scritta “ΓΝΩΘΙ ΣΕΑΥΤΟΝ” ovvero “CONOSCI TE STESSO”. Socrate, filosofo che viveva nella vicina Atene e che la Pizia aveva detto essere l’uomo più saggio del mondo, fece suo questo motto e dedicò l’intera sua vita a capire quale fosse il vero significato di questa esortazione rivolta all’ umanità intera.
Dunque, come fa un uomo a conoscere sé stesso?
Noi, praticando sport e provando a fare cose nuove, abbiamo scoperto di essere paurosi! (Maria e Claudio)
Quando per strada o con i miei genitori mi capita di parlare con delle persone che non conosco, ho scoperto che sono molto timido!(Tommaso)
Quest’estate sono andata in vacanza al mare e c’erano anche delle persone più grandi di me, mi sono accorta che sono un po’ timida soprattutto con ragazzi che non hanno la mia età!(Lidia)
Quest’anno sono andata a fare danza e…mi piace fare amicizia e conoscere persone nuove!(Angela)
Noi, invece, insieme ai nostri compagni di classe abbiamo notato di essere un po’permalosi!(Alberto e Luca)
Io sono un ragazzino allegro…mi piace stare con gli amici e giocare con loro!(Michele)
Anche se sono una persona allegra e simpatica, all’ inizio sono timida..soprattutto con le persone che non conosco bene!(Anna)
Discutendo tutti insieme abbiamo capito che:
Conoscere sé stessi vuol dire conoscere i propri limiti e le proprie capacità: attraverso gli altri perché ci fanno notare i nostri pregi e difetti; da soli perché riusciamo a scoprire le nostre paure.
Conosciamo inoltre il nostro aspetto esteriore sia stando con gli altri sia da soli!
About The Author: Anna Pellizzari
Sono consulente filosofico e aiuto le persone a mettere in pratica la filosofia. Organizzo laboratori di filosofia con bambini e ragazzi, conduco caffè filosofici e corsi su misura in vari contesti, sono appassionata di tutto ciò che ruota attorno alla salute mentale.
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