Nei contesti educativi come la scuola primaria è importante riflettere con i propri alunni su tematiche riguardanti i processi di crescita e di sviluppo.
“Diventare grandi quando succede?
E quando succede, da cosa si vede?
Succede ogni giorno, ogni poco, ogni tanto?
Si vede dal riso, dalla rabbia, dal pianto?
Si vede dai piedi, sempre più lontani?
Si vede nello specchio? Nel viso? Nelle mani?”
(tratto da Io cambierò il mondo. Poesie per crescere di Janna Carioli)
Il processo di ‘diventare grandi’ coinvolge innanzitutto dei cambiamenti fisici: l’altezza aumenta, le forme del corpo subiscono trasformazioni graduali, i lineamenti del viso si fanno più definiti. Spesso i bambini non si accorgono di queste trasformazioni finché non guardano una fotografia di qualche anno prima o finché non scoprono che i vestiti sono diventati piccoli.

Crescere però va oltre il cambiamento fisico. Comprende infatti l’acquisizione di maggiori autonomie, la capacità di prendere delle decisioni a partire da quelle più semplici, il coraggio di provare a fare le cose da soli incontrando così la frustrazione per non avercela fatta e la gioia per aver superato la sfida.
In questo cammino i bambini scoprono chi sono, quali sono le loro passioni, quali sono i loro amici, ecc.
La scuola primaria rappresenta un tassello essenziale di questo percorso di crescita. Qui infatti i bambini iniziano a sviluppare non solo competenze chiave come la lettura, la scrittura, il calcolo ma apprendono anche a interagire con i propri coetanei, creare legami di amicizia, comprendere il valore dell’altro.
Pongono le basi per un percorso di conoscenza di sé e gli altri che durerà per tutta la vita.
Il laboratorio
Questo laboratorio è pensato principalmente per le classi 4° e 5° della scuola primaria, periodo in cui i bambini iniziano gradualmente a prepararsi al passaggio alla scuola secondaria di I grado.
L’attività inizia con un brainstorming attorno alla domanda “Che cosa significa diventare grandi?”
È importante sottolineare che anche per il brainstorming bisogna seguire alcuni passaggi e tenere presente alcuni aspetti, altrimenti rischia di diventare un’attività caotica.
La sessione di brainstorming
Il brainstorming svolto in classe è un metodo che incoraggia gli studenti a esprimere liberamente le proprie idee e riflessioni su un argomento.
Questo approccio si distingue per il fatto che non ci sono risposte giuste o sbagliate, il che crea un ambiente in cui gli studenti possono condividere i propri pensieri senza timori di essere giudicati o derisi. Gli alunni sono incoraggiati a condividere le idee, anche quelle in fase ancora embrionale, a esplorare la creatività e a pensare fuori dagli schemi.
L’obiettivo è quello di stimolare la libera espressione e promuovere le diverse prospettive sull’argomento.
Per questa fascia d’età può essere utile stabilire un limite di tempo entro cui esprimere i propri pensieri e riportare, se necessario, l’attenzione alla domanda iniziale.
Questa tipologia di attività permette successivamente di approfondire le diverse tematiche che sono emerse. Per esempio nel nostro caso sono state avviate ulteriori riflessioni sui concetti di responsabilità, soldi, prendersi cura degli altri, tempo.
Libri consigliati
1. Carioli J., Io cambierò il mondo
2. Ramstein A-M., Prima dopo
3. Moreau L., Dopo
About The Author: Anna Pellizzari
Sono consulente filosofico e aiuto le persone a mettere in pratica la filosofia. Organizzo laboratori di filosofia con bambini e ragazzi, conduco caffè filosofici e corsi su misura in vari contesti, sono appassionata di tutto ciò che ruota attorno alla salute mentale.
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