Ha come oggetto [non] il cervello ma […] un soggetto, una persona, analizzata e descritta nelle sue emozioni, nei suoi pensieri, nelle sue fantasie, nelle sue immaginazioni: nei suoi modi di essere che non si identificano nel comportamento ma nei significati che si esprimono in ogni singolo comportamento” così Eugenio Borgna, in una sua opera, spiega la psichiatria fenomenologica, corrente della psichiatria di cui lui è tra i maggiori esponenti.

eugenio borgna pratica filosofica

Essa, già agli albori della sua comparsa all’interno del dibattito clinico, ha stretto un forte legame con la filosofia quale componente essenziale nella cura del disagio psichico.
Borgna, infatti, contesta l’interpretazione naturalistica delle malattia mentali che attribuisce al malfunzionamento dei centri celebrali la causa delle psicosi e, la conseguente cura mediante farmaci e terapia elettroconvulsivante.

Da tale considerazione nasce la sua teoria secondo la quale, nonostante ritenga indispensabile l’uso dei farmaci, non rinuncia a sottolineare l’importanza della relazione del paziente con il mondo ed il suo essere nel mondo.

Borgna, attraverso i suoi libri e mediante il suo lavoro all’Ospedale Maggiore di Novara, dove è primario emerito, riesce a dar voce a questa componente del paziente superando l’oggettivazione del sintomo per dare spazio e comprendere l’essere umano, la sua storia, la sua dignità, il suo essere nel mondo.

Comprendere come egli agisca nel mondo, la complessità della natura umana, la distonica relazione con il mondo che si è creata è un atto ineludibile per la cura delle psicosi. In questo senso, la stretta sinergia tra psichiatria e filosofia conduce ad una consapevolezza reale del disagio che passa attraverso la conoscenza autentica della persona e del suo vissuto.

Nell’intervista che segue Borgna si racconta e illustra la sua esperienza umana e professionale:
LA PRIMA cosa che viene in mente osservando Eugenio Borgna, mentre è ad attendermi alla stazione di Novara, è il suo spiccato senso di gentilezza. Nelle movenze dinoccolate di quest’uomo alto e asciutto, che flette lieve verso l’altro come un giunco, si coglie la disponibilità rara dell’ascolto…“[button link=”http://www.repubblica.it/cultura/2014/05/26/news/eugenio_borgna_l_anima_non_guarisce_mai_del_tutto_le_resta_sempre_accanto_un_ombra-87258672/” color=”silver” newwindow=”yes”] Continua a leggere[/button]

 Spunti bibliografici:

 

 

[Tutte le immagini sono tratte da Google Immagini]

 

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