Leggere questo libro è esercitare la mente a sovvertire ogni tipica modalità di approccio ad un testo, è quasi un allenamento filosofico.
Io non è l’autrice e Lei non è la malattia ma il contrario. La voce narrante, la protagonista è Sclerosi Multipla.
Una figura volgare nelle espressioni, feroce, irriverente, distruttiva, instabile che crea paura e terrore al solo nominarla e di questo se ne compiace, ne va fiera

“Provateci voi a terrorizzare qualcuno soltanto al suono del vostro nome. Non ci riuscirete mai. Io sì, sempre. Basta solo sentire quel gorgoglio di consonanti scivolose: Sclerosi Multipla. Basta solo vederlo scritto il mio nome per provare un brivido. E io adoro percepirlo.”

Piena di sé, la Sclerosi Multipla, che ama starsene nell’ombra della sua gentile ospite e sorprenderla quando meno se l’aspetta e godere di quel momento, nutrirsi di quella paura che scatena nella sua gentile ospite e in chi le sta vicino. Le piace creare caos, inquietudine nel lettore, suggerire domande alle quali, però, non vi è risposta perché Lei si cela al mondo e vive nascosta in chi la ospita

“le insignificanti domande che vi ponete, che inutilmente vi affliggono, che vi costringono a leggere ridicoli libri per dar loro vane risposte, io non me le sono mai poste. Io so bene dove vado, da dove vengo, che nasco saputa io, anzi a dirla tutta io non nasco, io sono e so bene chi sono, e scommetto l’osso del vostro collo che avete cominciato a capirlo anche voi, razza di miserabili. E so anche cosa voglio. Voglio godere, mangiare e fotterla, La Miagentileospite intendo.”

Ma, dietro alla narrazione irruenta e aggressiva della Sclerosi Multipla si scorge un filo rosso che attraversa tutto il libro, o meglio un filo d’oro come scrive l’autrice nell’ultimo capitolo dove riconquista il proprio spazio e la propria opera. Questo filo d’oro è l’amore.

L’amore negato, ritrovato, malato e salvifico. L’amore in tutte le sue forme e dimensioni. L’amore per i libri, per i film, per le poesie, per Occhiazzurrogrigionebbia, per i viaggi, per la musica, per Mamminatuttaego, per la Vita…

Ed è questo che fa andare su tutte le furie la Sclerosi Multipla, perché è quando Fiamma ama che lei è costretta a stare in un angolo, a provare la solitudine di chi viene dimenticato. Perché è in quel momento che viene accettata e vinta, anche se non sconfitta. È in quel momento che Fiamma, ed ogni altra persona malata, allenta la corda che le tiene indissolubilmente legate e si riappropria della sua vita

“Che poi, a pensarci bene, non esistono salvatori ma solo salvati che si sono voluti salvare. Ed io ci sono riuscita, a uscire da lì intendo, sulle mie gambe, senza scomodare eroi, solo seguendo i fili d’oro. Sono tornata a casa lacera e contusa ma felice di essere uscita viva dall’inferno.

 […] E se si può si deve, o si dovrebbe che il condizionale è sempre preferibile”

Fiamma Satta è Commendatore al Merito della Repubblica Italiana, giornalista, ricercatrice, scrittrice, blogger, voce radiofonica e “invalida leggermente arrabbiata”.

Abbiamo avuto il piacere e l’onore di intervistarla per il nostro Blog. Se non l’avete ancora fatto vi invitiamo ad andare a leggere l’intervista!

Titolo: Io e lei. Confessioni della sclerosi multipla
Autore: Fiamma Satta
Editore: Mondadori
Anno: 2017
Pagine: 144

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