
“Perché ci tiene così tanto che i soldi siano contati dagli impiegati e non dalle macchinette conta soldi?” – ” Non bisogna mai smettere di avere fiducia negli uomini, direttore….il giorno in cui accadrà sarà un giorno sbagliato!” (Le conseguenze dell’amore di Paolo Sorrentino)
Quello di oggi è un tema che viene affrontato molte volte , soprattutto nell’ambito della salute mentale: ricostruire la fiducia in sé stessi e negli altri è forse una delle tappe allo stesso tempo più importanti e faticose da raggiungere all’interno di un percorso di cambiamento o di crescita. Fin da piccoli la fiducia ci accompagna nelle relazioni interpersonali, in primis quella con i nostri genitori; ci fidiamo infatti delle loro parole quando ci spiegano il mondo per la prima volta e a loro fin da bambini af-fidiamo le nostre emozioni e le nostre idee affinché possano prendersene cura.
Michela Marzano nel suo libro Avere fiducia scrive che “La fiducia è una scommessa, dove ci si assume il rischio della relazione con il proprio simile. Una scommessa in cui si può vincere o perdere, in cui nulla è garantito, ma il cui risultato è sempre un’apertura verso il mondo. Dare fiducia è infatti indispensabile per non restare prigionieri di una solitudine sterile, anche quando l’altro si dimostra non degno della fiducia accordata e la disattende.”
Quale significato ha dunque per noi la parola “fiducia”? Quali tonalità emotive ha assunto nell’arco della nostra esistenza?
“Fiducia è innanzitutto fiducia in sé stessi, fiducia nelle proprie capacità e nelle proprie forze, nel riuscire ad aiutare gli altri…solo in seguito arriva la fiducia nelle persone. Io per esempio ho molta fiducia in me stessa anche perché tante persone con cui mi relaziono mi danno la loro fiducia; per esempio mi parlano e si confidano con me perché si possono fidare.” “Concordo con il fatto che prima di dare fiducia agli altri bisogna averla in se stessi”(Maria e Angela)
Scoprire chi siamo, comprendere i propri limiti ma anche le proprie qualità ci permette quindi di guardare alle altre persone con maggiore speranza e stima.
“Secondo me la fiducia non la puoi dare subito, perché quando conosci una persona all’inizio puoi avere fede in quello che potrà dare o fare, solamente in un secondo momento, se verranno confermate le tue aspettative, potrai darle piena fiducia…però in un primo momento non puoi fidarti di una persona.” (Michele)
La fiducia, quindi, ci sembra essere il risultato di un lungo percorso fatto di dialogo e confronto continui, in cui ognuno di noi porta allo scoperto una parte di sè al fine di arricchirla grazi all’incontro autentico con l’altro.
About The Author: Anna Pellizzari
Sono consulente filosofico e aiuto le persone a mettere in pratica la filosofia. Organizzo laboratori di filosofia con bambini e ragazzi, conduco caffè filosofici e corsi su misura in vari contesti, sono appassionata di tutto ciò che ruota attorno alla salute mentale.
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