«Uno spettro si aggira, e non solo per l’Europa. Lo spettro del “nuovo realismo”» così scrive Henning Klüver, nel quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung uscito il 3 gennaio 2014 riferendosi alla rivoluzione sul concetto di realismo operata dal filosofo Maurizio Ferraris.
Dopo diversi momenti dedicati a ciò che accade nel mondo e alle personalità più influenti, con Maurizio Ferraris torniamo al pensiero puro e ad una delle modalità di lettura della realtà. Ferraris, infatti, con la sua concezione di “Nuovo realismo” ha acceso un vivace dibattito filosofico-culturale, come da tempo non avveniva.
Nel Manifesto del nuovo realismo (Laterza, Roma-Bari 2012) Ferraris afferma come vi sia un cambio di rotta rispetto a ciò che fino ad ora si è creduto.

Egli infatti afferma che, a fronte del “nuovo realismo”, non abbiano più ragione di sussistere i due pilastri fondamentali del postmoderno per cui da una parte la realtà sia socialmente costruita e infinitamente manipolabile e dall’altra la verità e l’oggettività siano concetti superflui.
Si pensi al terrorismo, a partire dall’11 settembre ma, ovviamente, anche quello più recente, con le sue morti reali, ma anche alla crisi economica con le sue conseguenze concrete. Questi due eventi sono esempi tangibili, secondo la tesi di Maurizio Ferraris, a sostegno del fatto che non esistono solo interpretazioni, ma un’oggettività e una realtà delle cose.
Inevitabilmente qui si apre uno spazio infinito di azione politica e filosofica per comprendere i fenomeni che accadono e di conseguenza agire su di essi. Secondo Ferraris, infatti, ora è necessario essere consapevoli del fatto che gli eventi, le azioni, le interazioni sociali e il mondo naturale sussistono a partire da una realtà data che successivamente può essere interpretata e, nel caso, manipolata.

In questo spazio trova nuova linfa la filosofia, dal momento che a questo punto diventa necessario iniziare un meticoloso lavoro di distinzione tra ciò che è naturale e ciò che è culturale per poter poi agire di conseguenza, ruolo quest’ultimo che solo la filosofia può ricoprire. Da qui, secondo Ferraris, parte la rinascita del pensiero filosofico che è andato spegnendosi, fino quasi a scomparire.

Approfondimenti e curiosità

Qui puoi trovare la puntata di Zettel, il programma di RaiCultura dedicato alla filosofia, in cui si parla di Nuovo Realismo.

Maurizio Ferrais oltre a dirigere diverse riviste e a collaborare con alcuni quotidiani, dal 2015 conduce Lo Stato dell’Arte, su Rai 5, programma di approfondimento su temi di attualità.

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