Con il progetto Mi ritorni in mente abbiamo compiuto il giro di boa e siamo approdati alla lettera Q, dove Piergianni e Irma ci piegano le parole qualità e quotidianità.

Piergianni, che ha interpretato anche la parola lavoro in un video precedente, vuole sottolineare l’importanza di far emergere le qualità di una persona all’interno di un percorso terapeutico; molto spesso infatti l’autostima di una persona che soffre di un disturbo psichico è a terra e il compito dell’operatore o del famigliare o del medico, che si prende cura di lui, è proprio quello di far emergere i lati positivi e i punti di forza che ciascuno ha dentro di sé.

Irma Faes, invece, è educatore professionale all’interno del centro diurno del CSM di Trento e ha voluto donarci la parola quotidianità, che rappresenta forse la dimensione più intima e privata di una persona. In particolare, se ci riferiamo all’ambito della salute mentale, scoprire qual é la vita di tutti i giorni di un utente, quali sono le sue abitudine o semplicemente vedere com’ é arredata la sua casa può rivelarsi una cosa sorprendente.

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