Luciana Regina nel suo libro intitolato Pazienza fa una proposta concreta ai lettori: vivere l’esperienza di soffermarsi su un concetto per capire se l’uso che ne viene fatto è completo o può nasconderne altri significati ad uno sguardo attento e sveglio, diverso dal senso comune
Il libro si apre con la descrizione di un vero e proprio cantiere di pratica filosofica nel quale attraverso una serie di esercizi/ stimolo il lettore inizia un percorso di domande filosofiche su un termine ultimamente “fuori moda”, in un mondo frenetico e “pieno”.
L’atteggiamento suggerito è quello dell’ascolto nei confronti di una parola della quale si pensa di conoscerne a fondo il significato per allargare il proprio punto di vista e vedere cos’altro ha da dire.
Questo sguardo diretto sui concetti non serve solo a chiarirli, ma può aprire possibilità non ancora realizzate, far sgorgare dal fondo le riserve di significato che contengono.
Distinguere, opporre, comparare, definire sono i verbi usati dall’autrice e sono anche i verbi dell’utilizzo pratico della filosofia che richiede tempo, calma, approfondimento e appunto pazienza.
Nel mondo attuale, veloce, immediato, votato alla semplificazione, in questo caso sinonimo di superficialità, un simile atteggiamento è considerato poco utile e soprattutto per niente vantaggioso. E allora chi è paziente diventa colui che tollera e sopporta ma è anche passivo.
Quello che occorre alla pazienza, in cui la filosofia può essere d’aiuto, è sopperire al suo impoverimento in quanto concetto.
Andando avanti nella lettura del libro emerge un altro termine strettamente legato alla pazienza che richiama tante figure della letteratura e della religione: è la parola attesa che indica un tempo nel quale alla passività e al non fare si può sostituire l’azione e la concentrazione, l’essere presenti a se stessi.
Il libro è diviso in tre parti: nella prima l’autrice descrive passo passo come costruire il concetto di pazienza con l’esempio di due laboratori di gruppo; nella seconda parte l’attenzione si sposta sulla teoria della pazienza, mentre nella terza particolarmente interessante, ci mostra come sia utile conoscere il concetto calato nella vita reale e mostrato da personaggi storici dell’età antica, del periodo ebraico-cristiano e dell’età contemporanea. Si tratta di:
luoghi filosofici e narrativi che della pazienza hanno fatto affiorare filoni rilevanti.
Il libro è percorso costantemente dallo spirito della pratica filosofica: all’esigenza di precisare il concetto di pazienza si affianca quella di lasciare al lettore la possibilità di una libera interpretazione.
Anche in questo caso l’amore per il sapere e per la ricerca supera l’urgenza di trovare una conclusione finale.
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Titolo: Pazienza
Autore: Luciana Regina
Editore: Piccole Tracce Mursia
Anno: 2014
Pagine: 150

About The Author: Concetta Ippoliti
Sono insegnante di lettere presso la scuola secondaria di primo grado, laureata in Filosofia, ho conseguito il master di II livello in Consulenza filosofica presso l’università di Tor Vergata, Roma. Utilizzo le abilità del counseling in ambito scolastico attuando con gli allievi e con le famiglie l’ascolto attivo, la comprensione, l’empatia, l’accettazione dell’altro.
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