Il 4 Dicembre, si svolgerà in Italia un importante referendum per approvare o respingere la riforma della costituzione promossa dall’attuale governo in carica.

In breve, cerchiamo di capire meglio origine e caratteristiche di questo istituto giuridico elettorale e, cosa si andrà a votare in questa specifica occasione.

votare - referendum 4 dicembre
La parola è chiaramente di origine latina e deriva dal verbo refero che ha molteplici significati tra i quali “riporto” e “riferisco”.

È una metodologia di partecipazione diretta dei cittadini alla vita politica. Attraverso il referendum, infatti, si esprime il proprio consenso o meno rispetto ad alcune tematiche precise.

In Italia, sono previste 4 tipologie di referendum:

  • referendum abrogativo di leggi e atti aventi forza di legge (articolo 75);
  • referendum in merito alla fusione di regioni esistenti o alla creazione di nuove regioni (articolo 132);
  • referendum concernente il passaggio di Province o Comuni da una Regione ad un’altra (articolo 132);
  • l’ultimo, che è quello che riguarderà il voto del 4 Dicembre, è il referendum costituzionale (articolo 138).
    Al contrario del referendum abrogativo, per ottenere la validità non necessita del raggiungimento del quorum, ossia che vada a votare il 50 % più uno degli aventi diritto, e deve essere indetto entro tre mesi dall’approvazione da parte del parlamento delle leggi di revisione costituzionale.

I 5 punti della riforma

Ecco in breve cosa prevede la riforma costituzionale:

  1. Elezione del presidente della repubblica
    Il presidente della repubblica sarà eletto dalle camere riunite in seduta comune con la maggioranza dei due terzi fino al quarto scrutinio, poi i tre quinti.
  2. Fine del bicameralismo perfetto e riforma del Senato
    La camera dei deputati diventerà l’unico organo eletto dai cittadini a suffragio universale diretto e deputata ad approvare le leggi ordinarie e di bilancio e accordare la fiducia al governo.
    Il senato sarà composto da 100 senatori (95 scelti dai consigli regionali che nomineranno con metodo proporzionale 21 sindaci, 2 per il Trentino Alto Adige e 74 consiglieri regionali, 5 senatori saranno nominati dal Presidente della Repubblica)
  3. Abolizione del CNEL
    Soppressione del Consiglio nazionale per l’economia e il lavoro
  4. Titolo V della costituzione e competenze stato/regioni
    Diverse materie di competenza delle Regioni d tornano alla competenza esclusiva dello stato.
  5. Referendum abrogativo e leggi d’iniziativa popolare
    Se i cittadini che propongono la consultazione sono 800mila, invece che 500mila, il quorum sarà pari 50 % più uno dei votanti alle ultime elezioni politiche. Per proporre una legge d’iniziativa popolare serviranno 150mila firme.

Per Approfondire

L’Ordinamento della Repubblica, Paola Bilancia e Eugenio De Marco, Milano, CEDAM, 2015.
Camera – Riforme costituzionali

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