“S’i fosse foco, arderei ‘l mondo; si fosse vento, lo tempesterei.”

Siamo partiti da questo sonetto di Cecco Angiolieri per liberare la nostra immaginazione e provare a immedesimarci in qualcosa di radicalmente diverso da quello che siamo qui ed ora.

Se fossi…

“Un cavallo, sarei un cavallo da competizione, superbo, ambizioso, narciso, possente e regale.”(Mario)

“Un cavallo, sarei invece un cavallo da prateria del Sudamerica, libero ma allo stesso tempo domato dal mio padrone, che sale su di me senza sella per sentire direttamente le emozioni fra noi due.” (Angelica)

“Una cicogna, non avrei amici, avrei un solo compagno per tutta la vita, vivrei al sicuro e in compagnia di altri animali che sono miei amici.”(Emma)

“Acqua, riempirei laghi e fiumi e farei star bene chi soffre la sete.” (Anna)

“Una falce, farei piazza pulita nella società e terrei solo i buoni.” (Luca)

“Un gatto, sarei felice.” (Michele)

“Un’ape operaia, andrei di fiore in fiore e lavorerei soprattutto per gli altri.” (Silvana)

“Un’aquila, osserverei tutto dall’alto.” (Paolo)

“Una nuvola, sarei leggera e andrei dappertutto guardando il mondo da un’altra prospettiva.” (Lidia)

“Se fossi una pianta da fiore sarei accudita o dal padrone o dal tempo.Mi sentirei importante perchè abbellirei la natura, i miei fiori darebbero gioia agli amanti dei fiori, vita in casa. Abbellirei anche i posti deserti, risveglierei certi ricordi piacevoli. Anche balconi mi divertirei a dipingere con i miei fiori. Penso che riceverei un sorriso da qualcuno triste.” (Giada)

“Un albero in mezzo ad un prato, avrei un po’ di tranquillità.” (Maria)

“Una casa, sarei piccola con tante finestre e gli scuri, sarei luminosa, con una bella cantina e attorniata da tante piccole case.” (Francesca)

“Un fiume, scorrerei tranquillo.” (Luciano)

“Un’aquila, volerei sulle montagne più alte, attraverserei le nubi cariche di acqua senza paura e riuscirei ad appollaiarmi anche sulle rocce scoscese.” (Claudia)

“Un uccello, sarei simile al falco e volerei ovunque nel mondo.” (Renzo)

“Uno scienziato, inventerei l’elisir della felicità e come ingredienti metterei la fiducia e la speranza.” (Melissa)

Abbiamo dunque abbandonato il nostro presente per un attimo, cambiando la prospettiva con cui affrontiamo la vita solitamente; in questo modo le nostre paure e i nostri limiti hanno lasciato lo spazio alle speranze e ai desideri che ci piacerebbe coltivare ma che troppo spesso non abbiamo il coraggio di portare allo scoperto.

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