Tra le varie personalità che hanno partecipato all’evento per l’Italia più impegnativo dell’anno, l’Expo di Milano, Vandana Shiva è certamente quella che ha maggiormente contribuito al dibattito sul tema dell’esposizione universale: Nutrire il pianeta, energia per la vita.

vandana shiva

Proprio in occasione dell’Esposizione Universale, Shiva redige Chi nutrirà il mondo? Manifesto per il cibo del terzo millennio (Feltrinelli, Milano, 2015), un vero e proprio manifesto in cui sono raccolte tutte le sue ricerche e considerazioni in merito alla teoria che da decenni promuove.
Le sue riflessioni sono certamente fonte di discussione a livello internazionale e presuppongono notevoli implicazioni a livello sociale, politico ed economico.

Shiva, infatti, critica il modello di sviluppo proposto dai paesi occidentali perché modifica l’equilibrio dei cicli vitali della natura e impoverisce i paesi che tentano di adottarlo, causando la distruzione di culture e tradizioni.
Oggi, si scontrano due visioni del mondo: quella occidentale che esalta il progresso misurando tutto in termini di profitto e quella della realtà delle comunità contadine del terzo mondo.

Vandana-Shiva

Nel suo libro Terra Madre. Sopravvivere allo Sviluppo (UTET 2002) affronta proprio tale questione e invoca una rivoluzione verde affermando, inoltre, che per sopravvivere allo sviluppo è necessario riconsegnare alle donne il proprio valore e ruolo fondamentale nella società: “le donne sono le depositarie di un sapere originario, derivato da secoli di familiarità con la terra, un sapere che la scienza moderna, maschilista e patriarcale, ha condannato a morte”.

In Il bene comune della terra (Feltrinelli, Milano, 2006) Shiva prosegue la costruzione della sua teoria verde in alternativa alla globalizzazione economica, alla quale imputa non soltanto l’imminente catastrofe ecologica, ma anche l’emergere di fondamentalismi politici e religiosi.
Non salvaguardare la biodiversità porta all’affermazione di una monocultura neoliberista che denigra le diversità culturali creando povertà. Tutto ciò, conduce a cicli di violenza che potrebbero portare molte persone a rischiare la propria vita.

Oltre alla lettura dei suoi libri, è possibile conoscere, almeno nelle sue linee generali, il messaggio che Vandana Shiva cerca di trasmettere, attraverso l’intervista riportata di seguito, rilasciata in occasione della sua partecipazione come ospite al Festival dei Beni Comuni.

“Parlando con Vandana Shiva si ha la netta sensazione che il movimento di cui fa parte da qualche tempo abbia finalmente trovato un portavoce capace di parlare alle masse, possa contare su una formidabile cassa di risonanza. Difesa del suolo e dell’acqua, no agli interessi di chi saccheggia la «Madre Terra» [button link=”http://www.lastampa.it/2015/07/11/cronaca/vandana-shiva-solo-la-biodiversit-e-la-difesa-della-terra-ci-salveranno-jaH1p6cRjK0y9cxb37UTgI/pagina.html” color=”silver” newwindow=”yes”] Continua a leggere[/button]  

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