Siamo approdati all’ultima lettera del nuovo alfabeto della salute mentale, nato dalla collaborazione fra Officina filosofica e Servizio di Salute Mentale di Trento.
Scoprite perchè abbiamo scelto zaino e zattera!
Nello zaino che ciascuno di noi si porta sulle spalle custodiamo le nostre esperienze più significative, quelle che ci hanno segnato e insegnato qualcosa lungo il cammino, ma quasi senza accorgercene ci infiliamo anche tanti pesi, piccoli e grandi, utili e inutili; e finiamo per esserne schiacciati.
In questo video, invece, Carlo auspica di riuscire a svuotare questo zaino di tutte quelle cose che non servono più e di riempirlo dell’affetto delle belle persone che ti stimano e ti vogliono bene.
Nicoletta Vettore, infermiera e coordinatrice del Centro Diurno, ci racconta perchè ha scelto la parola zattera, che rappresenta uno strumento di salvataggio a cui aggrapparsi ma che è necessario abbandonare per poter continuare il proprio viaggio in autonomia.
Quasi sempre la zattera non offre tutti i comfort, ma è formata da pezzi di relitti che possono però salvarti la vita: l‘esperienza delle persone che hanno vissuto il tuo stesso dolore, per esempio, possono rappresentare una zattera che per un certo periodo ti permette di restare a galla, a patto però che sia tu a volerti aggrappare.
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About The Author: Anna Pellizzari
Sono consulente filosofico e aiuto le persone a mettere in pratica la filosofia. Organizzo laboratori di filosofia con bambini e ragazzi, conduco caffè filosofici e corsi su misura in vari contesti, sono appassionata di tutto ciò che ruota attorno alla salute mentale.
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