A prima vista parlare di “officina filosofica” potrebbe sembrare un ossimoro, una contraddizione in termini; questo perché siamo abituati a pensare la filosofia come qualcosa di astratto, senza consistenza e praticamente trasparente rispetto alla concretezza della vita reale. L’officina invece è, nell’immaginario di tutti, un luogo di lavoro, di intenso lavoro, che sembra non consenta alcun tempo e spazio dedicato alla riflessione e all’introspezione.
La scelta di questo titolo vuole invece definire da subito l’anima di questo blog: uno spazio dove il pensiero e l’azione, la riflessione e la vita, non siano due universi paralleli.
L’idea dell’officina nasce proprio da questo: ogni artigiano mette a disposizione delle proprie mani un sapere che ha conosciuto e interiorizzato e che si trasferisce, migliorando costantemente con l’esperienza quotidiana, nella propria creazione; pensiero e creazione, idea ed azione diventano un tutt’uno, non può sussistere l’uno senza l’altra.
Così in un’officina filosofica il sapere non è un gioco vuoto, fine a se stesso, ma diventa il binario per la vita pratica, in altri termini la filosofia diventa una “forma di vita”.