Uno dei compiti più importanti della scuola secondaria di primo grado è l’educazione alla cittadinanza promossa attraverso esperienze significative che insegnino a prendersi cura di sé stessi, degli altri e dell’ambiente e favoriscano la solidarietà.
Oggi le nostre classi sono caratterizzate da molteplici diversità e questo presuppone un’educazione al rispetto, all’accettazione e alla tolleranza.

Tolleranza_differenti nazionalità

Presentazione del tema

Ho proposto l’argomento ai miei alunni di seconda media con l’obiettivo di aiutarli a conoscere il valore della tolleranza e le più importanti problematiche relative all’accettazione della diversità nel mondo contemporaneo.
Il punto di partenza del lavoro è stato un brain-storming con la raccolta di tutte le parole che venivano in mente ai ragazzi legate a questo tema.
I ragazzi hanno associato alla parola tolleranza termini come integrazione, inclusione, diversità, ascolto delle opinioni altrui, conoscenza di culture diverse, lealtà, rispetto di tutte le fedi religiose e convivenza con persone che hanno un colore di pelle differente.

La tolleranza nella storia

Successivamente abbiamo costruito una mappa: dalla famosa frase di Voltaire “Non condivido il tuo punto di vista, ma sono pronto a dare la mia vita affinché tu lo possa esprimere”, abbiamo ripercorso la nascita del dibattito sulla tolleranza durante l’Illuminismo, argomento che i ragazzi hanno trattato anche dal punto di vista storico.
Abbiamo analizzato le moderne Costituzioni dei Paesi democratici al fine di ritrovare l’affermazione del valore della tolleranza e ci siamo soffermati sull’articolo 3 della Costituzione italiana riflettendo sul fatto che frasi apparentemente ovvie e scontate sono in realtà il frutto di battaglie civili e politiche combattute in diverse epoche storiche da milioni di cittadini.

Tolleranza e quotidianità

Abbiamo lavorato spostando l’attenzione sulla società attuale e sulla quotidianità.
Gli alunni hanno notato che il termine tolleranza oggi può essere esteso e applicato a tante situazioni e che in concreto essere tolleranti significa avere un atteggiamento di comprensione verso chi proviene da contesti geografici e culturali diversi o professa altre fedi religiose o semplicemente significa accettare differenze più banali come una diversa simpatia sportiva.
Per stimolare la riflessione e la discussione costruttiva ho utilizzato principalmente i diversi brani antologici proposti dal libro di testo.
Inizialmente abbiamo letto un brano sull’intolleranza nel mondo dello sport: la storia dei tifosi di due squadre di calcio inglesi che si fronteggiano aspramente durante un incontro; è stato lo spunto per parlare della diffusione di questi fenomeni anche in Italia.
Successivamente abbiamo affrontato il tema della tolleranza religiosa riflettendo su come una diversa religione possa influenzare la vita delle persone fino a modificare anche i rapporti di amicizia.
Ci siamo occupati dell’accettazione della diversità all’interno della scuola leggendo il caso di un gruppo classe multietnico in cui le tensioni e le difficoltà di rapporto sono quotidiane e non è impresa facile mediarle e risolverle in una migliore coesistenza.
Abbiamo letto inoltre la testimonianza di un emigrante che dal Senegal si trasferisce in Italia dove vive vendendo oggetti tipici del suo paese d’origine scoprendo che la sua è una vita di sacrificio ma non priva di soddisfazioni.
L’ultimo brano proposto ci ha dato la possibilità di parlare del razzismo: attraverso la finzione di un dialogo, un padre, rispondendo alla propria figlia, cerca di spiegare cosa significhi razzismo e perché ancora oggi questa piaga non sia stata combattuta.

Abilità sviluppate

Gli alunni hanno imparato a individuare nei testi situazioni di tolleranza e intolleranza e a sostenere con esempi concreti e motivazioni il proprio pensiero.
Hanno individuato i diversi contesti culturali e sociali nei quali la convivenza tra persone diverse è spesso complessa.
Anche il loro lessico è risultato arricchito e hanno imparato ad utilizzare aggettivi, nomi e verbi più specifici.
Si sono poi confrontati con la scrittura: ho chiesto loro di riferire un episodio di intolleranza del quale sono venuti a conoscenza, che hanno vissuto o ascoltato anche tramite tv.
Abbiamo riflettuto insieme sul fatto che l’intolleranza è un atteggiamento istintivo, che può coinvolgere anche persone solitamente positive e aperte alle diversità: ho invitato i ragazzi a pensare alla propria esperienza personale e a raccontare un episodio nel quale hanno ritenuto di essersi comportati in modo poco tollerante.
A conclusione del percorso gli studenti hanno proposto la costruzione di un “decalogo del cittadino tollerante” che sarà oggetto di una futura attività pratica e laboratoriale.

Libri consigliati per approfondire questo tema:

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