A conclusione del percorso dei tre anni alla scuola media di una delle mie classi, ho proposto agli alunni un laboratorio legato al tempo e alla capacità di stare nel momento presente.

La-forza-campione

La forza del campione

Abbiamo visto insieme il film La forza del campione tratto dal libro autobiografico di Dan Millman La via del guerriero di pace.
Il film racconta la storia di Dan, un promettente ginnasta americano che sogna di partecipare alle Olimpiadi e si trova a vivere una crisi esistenziale, che lo porta a farsi diverse domande sul senso della vita.
Giunto al massimo della sua carriera incontra uno strano personaggio ad una stazione di servizio che lo aiuta a superare questa fase critica, a mettere in discussione tutte le sue certezze e a guardare la realtà con occhi diversi.
L’uomo lo guida a prendere coscienza del fatto che la sua mente è in continua attività e piena di pensieri, per la maggior parte del tempo poco utili alla vita quotidiana. Preoccupazioni, anticipazioni del futuro, rimuginii legati al passato…un dialogo interiore costante e poco funzionale.
Socrate, così viene soprannominato dal ragazzo, cerca di insegnargli che tutto ciò che esiste è il presente, l’attimo, l’adesso ed è quello che vale di pena di vivere.
Nel momento in cui Dan si trova ad affrontare una grave difficoltà che rischia di mettere fine alla sua carriera, l’uomo lo segue passo passo nella sua crescita e maturazione e soprattutto nell’accettazione di quello che non è possibile controllare.
Dopo aver visto il film abbiamo fatto una breve conversazione e i ragazzi sono intervenuti soffermandosi su ciò che li aveva maggiormente colpiti. Hanno apprezzato soprattutto la tenacia e la determinazione del protagonista. Per loro il messaggio del film è un incoraggiamento a non arrendersi davanti alle difficoltà.

Il laboratorio

Il giorno successivo avendo due ore di lezione a disposizione ho portato gli alunni nell’auditorium della scuola: uno spazio ampio nel quale potessero muoversi liberamente e lavorare anche individualmente.
L’obiettivo del laboratorio è stato quello di portare l’attenzione sul momento presente, sull’attività che stavano svolgendo al di là del risultato del lavoro.
Ho messo loro a disposizione alcuni materiali: fogli bianchi, colori, forbici, colla e diversi giornali. Su un tavolo ho disposto alcune frasi tratte dal film e li ho invitati a scegliere quella che sentivano più vicina a loro.
Poi ho proposto un lavoro con i giornali: scegliere parole e immagini e comporre il proprio quadro pensando alla parola tempo.
Due ragazzi erano assenti alla visione del film: ad una ragazza ho chiesto di fare delle osservazioni di tipo fenomenologico, limitandosi a usare vista ed udito e riportare su un foglio ciò che vedeva e sentiva, da leggere successivamente ai compagni alla fine del laboratorio; a un ragazzo ho chiesto di accompagnare il lavoro suonando il pianoforte.
Successivamente siamo passati alla condivisione nel circle time.
Ognuno di loro ha descritto il lavoro ed ha raccontato come è stato trascorrere del tempo nella costruzione del proprio quadro.
In quel momento i ragazzi hanno iniziato a prendere coscienza di ciò che avevano fatto, dando un senso alla sperimentazione anche grazie alla condivisione con i compagni.
Era evidente la curiosità per il lavoro degli altri, per alcuni la difficoltà a raccontare il percorso fatto e per altri la preoccupazione del risultato e la paura che fosse giudicato inadeguato.
È stato importante ripetere che il lavoro non era accompagnato da una valutazione ma semplicemente un modo per trascorrere due ore un po’ più a contatto con se stessi.
Nei ritagli scelti i ragazzi hanno parlato in qualche modo di loro: hanno raccontato ricordi, sentimenti, paure, emozioni forti, amicizie, passioni, primi amori, desideri e dei tratti che caratterizzano la loro personalità ancora in formazione.
Nei lavori hanno riportato immagini legate alla natura e allo stare in relax in mezzo al verde e con riferimenti a sentimenti quali l’amicizia e l’amore fondamentali alla loro età.

Iscriviti alla newsletter

Condividi su: